SPREMUTA SI O SPREMUTA NO ?

spremuta

Quanto è buona la spremuta, ma quando consumarla? Merenda, colazione? Meglio la spremuta o un’arancia intera? Facciamo chiarezza

Inverno, tempo di arance…e di spremute. Tuttavia troppo spesso consumate a cuor leggero, magari a colazione al posto del latte pensando che siano la stessa cosa, abbinata non so a del pane e marmellata. E’ forse il caso di fare un po’ di chiarezza sulle proprietà di questo succo allora, i suoi benefici ma, se vogliamo, anche i suoi effetti collaterali, e poi rispondere alla domanda: quando e come assumerlo?

Spremuta: proprietà e controindicazioni

Nell’articolo dedicato alle arance ho già ampiamente spiegato le proprietà e i benefici di questi agrumi. Si tratta di frutti ricchi di Vitamina C contro i malanni di stagione, ma anche di antiossidanti, vitamine e minerali come potassio, calcio e fosforo. Inoltre le arance sono ricche di fibra,  come sicuramente ha letto chi sta tenendo tra le mani il mio libro la dieta delle stagioni. In particolare sono ricche di pectina una fibra che rallenta i tempi di svuotamento gastrico, da sazietà, riduce l’assorbimento del colesterolo cattivo e migliora il controllo glicemico.

Tuttavia, tanto la pectina quanto gli antiossidanti sono localizzati soprattutto nella buccia e nella parte immediatamente al di sotto, nota come albedo. Ne deriva che le spremute, sebbene conservino le vitamine e i minerali dell’intero frutto, non apportano altrettanti antiossidanti e soprattutto essendo meno ricche di fibra, hanno un indice glicemico più alto. Quindi dovrà fare attenzione chi soffre di diabete o ha una ridotta tollerabilità agli zuccheri.

Da non sottovalutare poi il fatto che per avere una spremuta soddisfacente, è necessario il succo di almeno un paio di arance. Ecco quindi che per fare il pieno di vitamina C abbiamo forse esagerato con gli zuccheri.

Quindi, spremuta no? 

Non proprio, direi che se mettiamo a confronto arance e spremuta vincono di certo le prime in quanto oltre a vitamine e minerali sono più ricche di  antiossidanti e soprattutto di fibra, con tutti i benefici che ne derivano. Ma non per questo le spremute vanno abolite, semplicemente serve qualche accortezza e occorre sapere come assumerle. Insomma, tutto va contestualizzato.

Innanzi tutto non esagerare con la dose, 2 arance medie sono più che sufficienti. Inoltre, meglio consumare la spremuta all’interno di un pasto completo come ad esempio la colazione in cui la presenza di grassi, proteine e fibre ne abbassa l’impatto glicemico.

Ma a colazione come?

Sbagliato è abbinare la spremuta a solo pane e marmellata come spesso accade, in quanto si tratterebbe di un pasto composto solo da carboidrati. Una colazione non equilibrata come dico in questo articolo. Ottima invece abbinata a pane, ricotta e marmellata e magari della frutta secca, dove la ricotta apporta proteine, la frutta secca grassi e fibre. Non a caso è anche una delle colazioni proposte nel mio libro la dieta delle stagioni. Ottima anche in una colazione salata, con pane e uova ad esempio o affettati magri oppure abbinata a dei pancake. La prova che spremuta si può quindi, ma con qualche accortezza.

E a merenda?

Diciamo ni, si tratta comunque di una bevanda che apporta molti zuccheri. A merenda decisamente meglio il frutto intero. Abbinandola semmai a 2-3 noci o a un cubetto di Parmigiano,  possiamo però  “limitare i danni”.

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