FAVE: PROPRIETA’, BENEFICI E COME CUCINARLE

fave

Fave, spesso dimenticate godono invece di molte proprietà anche se non sono prive di qualche controindicazione

Se per piattoni e fagiolini si ha sempre il dubbio se siano o meno verdura, le fave invece sono un legume (e quindi non verdure), spesso dimenticate. Vuoi perchè non si sa come cucinarle o solo perché non si sa come collocarle! Chiarito che si stratta appunto di legumi, e che quindi non vanno usate come fossero un contorno, ecco i valori nutrizionali per 100 g di prodotto

  • Kcal 51
  • Acqua 83.9
  • Proteine 5.2 g
  • Carboidrati 4.5 g
  • Zuccheri 2.2 g
  • Grassi 0.4 g
  • Fibra 5 g

Vediamo quindi che le fave:

  • Sono povere di calorie;
  • Povere di grassi;
  • Con un buon contenuto proteico (si tratta di proteine vegetali e quindi bene abbinare le fave con i cereali per completare il loro profilo aminoacidico, come spiego in questo articolo)
  • Ricche di fibre e quindi ad alto potere saziante, aiutano ad abbassare 𝐜𝐨𝐥𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨𝐥𝐨 𝐞 𝐠𝐥𝐢𝐜𝐞𝐦𝐢𝐚 e sono utili in caso di stipsi. 

Vitamine e minerali 

E poi ancora apportano vitamina C e vitamine del gruppo B, in particolare folati (e quindi ottime in gravidanza). Ma soprattutto sono fonte di vitamina k ed è per questo che dovrà limitarne l’assunzione chi fa uso di anticoagulanti.

Per concludere, apportano potassio, e quindi diuretiche, ma anche calcio, fosforo e ferro e quindi sono ottime remineralizzanti.

Controindicazioni 

Come accennato e come visto ad esempio nel caso del cavolo nero anch’esso ricco di vitamina K, devono essere consumate con moderazione da chi fa uso di anticoagulanti cumarinici. E poi ovviamente non possono essere consumate da chi soffre di favismo.

Ricette 

Come consumare queste fave? Beh la tradizione contadina ci insegna che sono ottime anche sgranocchiate così, fresche, abbinate al Pecorino Romano ma vediamo come usarle per preparare dei primi piatti o anche delle zuppe. Provate ad esempio le fave con la cicoria, ricetta riportata anche nel mio libro la dieta delle stagioni. E poi la scafata, altra ricetta tipica della tradizione laziale. Ma non mi perderei nemmeno questa minestra di fave con carciofi e piselli. E se avete la dieta delle stagioni allora dovete provare la puttanesca di fave (ricetta che no, al momento non è disponibile nel blog), un primo piatto super saporito in cui uso la ricetta base della puttanesca (ovviamente come sempre sempre senza soffritti e oli in cottura), con l’aggiunta delle fave! Provate e fatemi sapere!

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Per i curiosi: cosa è il favismo? E’ un’anomalia genetica a carico dell’enzima glucosio 6-fosfato deidrogenasi, presente nei globuli rossi. L’ingestione di fave ma, in taluni soggetti, anche piselli, determina inibizione dell’enzima con conseguente distruzione dei globuli rossi a cui  fa seguito anemia emolitica e ittero)

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