Sushi e dieta vanno d’accordo? Oppure è considerato uno sgarro? Vi rispondo brevemente in questo semplice articolo
Una delle domande che in questo periodo (o forse negli ultimi anni), mi viene fatta più spesso è “ma il sushi si può mangiare? Lo devo considerare uno sgarro?”. Allora ecco che vi rispondo e son certa che la risposta vi piacerà.
Se andiamo ad analizzare bene gli ingredienti base del classico sushi, troviamo riso, pesce, alghe. Quindi in linea teorica non ci sono problemi al consumo di sushi. Il problema non sono tanto gli ingredienti, quanto la quantità. Infatti uno tira l’altro e si finisce inevitabilmente di eccedere con le dosi soprattutto quando si opta per le opzioni all you can eat. Quindi è chiaro che sushi si, ma per non considerarlo uno sgarro dobbiamo stare attenti alle dosi!
Quello che dovremmo cercare di fare è limitare il consumo di Uramaki (credo si chiamino così!) a 5-6 porzioni, prediligendo poi il consumo di sashimi, spiedini di pesce, alghe e verdure. E ovviamente evitando noodle e tempura. Ecco che avremo ottenuto un pasto completo e piuttosto bilanciato.
E ora qualcuno dirà: ma non c’è lo zucchero nel riso? Si è vero ma a onor del vero la quantità di zucchero che troverete nei vostri 5-6 pezzettini di sushi è tale da non andare a compromettere la qualità del piatto.
In conclusione
Possiamo dire che fare un pasto a base di sashimi, 5-6 porzioni di sushi, alghe e verdure, si può fare senza gravare sulla bilancia (o senza considerarlo sgarro potremmo dire). Ultima accortezza, attenzione ai condimenti. La salsa di soia infatti è molto salata e quindi rischiamo di uscire dal locale leggeri si, ma con un carico di sodio non indifferente.
Se siete quindi disposti a qualche compromesso, via libera al sushi. E già che ci siamo, avete mai provato a farlo a casa? Ecco la ricetta per un sushi home made semplice e gustoso. Anche in questo caso ovviamente… occhio alle dosi!
