Come dimostra la mia collaborazione con il portale gravidanzaonline.it, in cui rispondo ai dubbi ed alle domande delle neo mamma, la cura dell’alimentazione in gravidanza ed allattamento è un argomento a me caro ed al quale ho dedicato ore di studio ed approfondimenti.

Si tratta due fasi molto importanti della vita di una donna, ognuna degna di particolare attenzione.

Durante la gravidanza – ma sarebbe meglio iniziare ben prima del concepimento – è necessario curare con attenzione la qualità della propria alimentazione, per la salute della neo mamma da un lato ed il corretto sviluppo del feto dall’altro.

In particolare la dieta in gravidanza avrà l’obiettivo di evitare un eccessivo aumento di peso, prevenendo o al contrario cercando di tenere sotto controllo l’instaurarsi di condizioni patologiche quali ad esempio il diabete gestazionale.

Ma servirà anche a garantire per favorire il benessere psicofisico della futura mamma che dovrà avvicinarsi al momento del parto nel modo più sereno possibile.

Ma la dieta dovrà essere curata soprattutto per il corretto sviluppo del feto e a tal proposito sarà fondamentale la dieta nel primo trimestre: cuore, arti e struttura cerebrale si formano proprio in questo momento.

Sapere cosa e quanto mangiare e cosa eventualmente integrare, in accordo con il ginecologo, è un aspetto cruciale della gravidanza.

Ma quale dieta in gravidanza?

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista PLOS Medicine, la dieta mediterranea, sembra in grado di prevenire sia un eccessivo aumento di peso sia l’insorgenza del diabete gestazionale.

Ma si deve trattare della vera dieta mediterranea, basata sul consumo di frutta secca, olio extra vergine di oliva, verdura, cereali integrali e legumi, moderato o elevato consumo di pesce, basso o moderato consumo di pollame e latticini, come pure di carne rossa e carne lavorata, e senza consumare bevande gassate, né cibo da fast-food o ricco di grassi animali, ovviamente studiata in termini quantitativi e qualitativi sulla base delle esigenze, stili di vita, abitudini della neo mamma.

Tanto più importante è poi la figura del nutrizionista qualora la neo mamma abbia deciso di seguire una dieta vegetariana, un regime alimentare che si può conciliare con la gravidanza, purchè seguito sotto stretto controllo e coadiuvata da eventuale integrazione al fine di evitare carenze nutrizionali che possono mettere a rischio la salute del feto.

E l’allattamento?

Anche qui la dieta riveste un ruolo fondamentale per garantire da una parte il corretto apporto di nutrienti alla mamma e al bambino, e dall’altra evitare il contatto con cibi potenzialmente dannosi.

Durante l’allattamento al seno, che Secondo l‘Organizzazione mondiale della sanità dovrebbe essere il metodo esclusivo di nutrimento per un bambino fino ai 6 mesi di vita, e rimanere la scelta prioritaria anche dopo l’introduzione di alimenti complementari, aumentano alcuni fabbisogni nutrizionali specifici: proteine, alcuni grassi (DHA, omega 3), minerali (iodio, zinco, ferro, calcio) e vitamine (vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina D, acido folico).

È di tutto questo che la dieta deve tener conto, prediligendo alcuni alimenti piuttosto che altri.

In particolare, se da un lato un adeguato apporto di nutrienti è essenziale, dall’altro la dieta in allattamento deve anche tener conto del fatto che alcuni alimenti possono modificare il sapore del latte oppure causare coliche al piccolo.

Tutte situazioni che il nutrizionista deve valutare insieme alla neo mamma.

Ma è possibile seguire una dieta “dimagrante” mentre si sta allattando?

La dieta in allattamento deve essere vista semplicemente come un regime alimentare sano e bilanciato volto a soddisfare le esigenze del feto e della nel mamma. Il dimagrimento sarà una conseguenza o più che il fine ultimo.

Quindi la risposta è si, tenendo conto di tutti gli aspetti qui evidenziati.