PRANZARE (O CENARE) CON UN GELATO: SI O NO?

gelato per pranzo

Con l’arrivo dei primi caldi la solita domanda: posso sostituire il pranzo o la cena con un gelato? Vediamolo insieme in questo articolo

Con il caldo estivo la voglia di cucinare è sempre meno. E quindi un po’ per praticità, un po’ per gola, si ha spesso voglia di sostituire il pasto con un gelato. Ma sarà una scelta così salutare?  La risposta è… no. Ma perché no? Vediamolo insieme.

Gelato e pasto completo. Stesse calorie, ma questo non basta…

Se andiamo a vedere le sole Kcal, possiamo notare che in fondo quelle apportate da un gelato sono simili a quelle di un pasto completo. Un pasto bilanciato in una dieta media di 1600 Kcal apporta infatti intorno alle 400-500 Kcal. Sono orientativamente le stesse apportate da una bella coppa di gelato. Ma ormai sappiamo che le Kcal non sono la sola cosa che conta per valutare la salubrità di un pasto. Dobbiamo andare a vedere gli apporti nutrizionali e quindi la quota di grassi, zuccheri, proteine, fibra, micronutrienti.

Gelato: troppi zuccheri semplici e grassi, poche proteine e micronutrienti e…zero fibra!

Il gelato, rispetto ad un pasto completo, è un concentrato di zuccheri e grassi mentre contiene meno proteine e quindi non è in grado di nutrire in modo completo il nostro organismo.

Andando a vedere poi la quota di  micronutrienti e fibra vedremo che sono presenti in misere quantità nel gelato mentre sono ben rappresentate nel pasto completo. E’ soprattutto l’assenza della fibra che spiega perchè un gelato è molto meno saziante di un pasto in cui compaiono verdure, cereali (specie se integrali) e proteine (carne, pesce, uova, etc..). Quindi, se un pasto completo consente di arrivare allo spuntino senza i morsi della fame, non si può dire lo stesso per il gelato.

E l’indice glicemico?

Ed ora un concetto che i miei pazienti (e quelli che hanno acquistato il mio libro) hanno imparato a conoscere: quello di indice glicemico. I carboidrati contenuti nel gelato sono per la maggior parte zuccheri semplici: questo causa il noto picco glicemico, cioè un aumento repentino di zuccheri nel sangue, cosa che non si verifica invece con un pasto completo. La conseguenza? il picco glicemico causa la secrezione da parte del pancreas di una quantità notevole d’insulina. Il ruolo dell’insulina è quello di spingere le cellule a utilizzare i carboidrati come fonte energetica. Ma quando ne è prodotta troppa si ha un’altrettanto brusca diminuzione della glicemia. In una situazione di questo tipo la fame sopraggiungerà molto prima di quanto non accada in un pasto completo. Per non parlare del fatto poi che i carboidrati in eccesso ingeriti  con il gelato vengono convertiti in grassi e depositati prima a livello del fegato e poi nei tessuti adiposi e quindi… fanno ingrassare!

In conclusione

In conclusione è chiaro che, nutrizionalmente parlando, un gelato non può sostituire un pasto. Ma non voglio essere estremista. Allora diciamo che, nell’ambito di una dieta equilibrata, si può OCCASIONALMENTE pranzare o cenare con un gelato purché non diventi un’abitudine. Meglio orientarsi verso gusti allo yogurt o frutta, e magari scegliere un gelato artigianale.

Per i più scrupolosi: quando sarebbe meglio consumare il gelato allora?

Sarebbe meglio togliersi lo sfizio del gelato al momento dello spuntino, con una piccola porzione magari alla frutta ed in coppetta. Meglio ancora se dopo aver fatto dell’attività fisica! Se poi si tratta di un “finto” gelato ma comunque gustoso realizzato seguendo proprio la mia ricetta dei ghiaccioli che trovate a questo link, oppure quella del gelato fatto in casa senza gelatiera, allora via libera al gelato come spuntino anche tutti i giorni!!